Tutto cominciò per caso, come spesso accade anche a noi radioamatori: un assolato pomeriggio dello scorso anno, quando si cominciava ad aprire la propagazione in due metri, incuriosito dai risultati online dei vari contest ssb in 2 metri, non riuscivo a capire quale fosse il significato di una “H” che contrassegnava nell’ ultima colonna le primissime posizioni dei vincitori; con la necessaria dose di umiltà, senza la quale non si muove il mondo, bussai ad un qso in ssb nella mia banda preferita, la “Magic” dei 6 metri, dove alcuni i7 mi svelarono sornioni l’ arcano: è la piccola Halo !!! Un’ antenna che nella versione per i due metri sta tra le nostre braccia e quindi praticamente entra senza problemi in uno zaino.
Dubbi e incertezze, lo faccio o non lo faccio ? Ma si, spendiamo questi 3 euro di alluminio e dieci minuti del nostro prezioso tempo! Non si tratta di grandissimi guadagni, ma in definitiva siamo di fronte ad uno dei rari esempi di antenna omnidirezionale a polarizzazione orizzontale, il che spiegherebbe il grande successo nei contest e nel traffico in ssb: vi siete mai chiesti quante stazioni vengono ignorate nei dx “al volo” dai mostruosi impianti di 4 direttive con lobi di irradiazione strettissimi? Mentre sei lì a consumare il rotore e spaventare i volatili ecco che proprio la stazione giusta sta sul riflettore della tua direttiva che se la canta e se la suona…
E allora ecco che i volponi dell’ etere ascoltano con la Halo e poi prendono la mira con le direttive e vincono pure i contest; se poi c’ è un minimo di propagazione come è capitato a me appena ultimata l’antenna, ti possono rispondere anche da Trieste o dall’ altra sponda dell ‘ Adriatico…I più attenti avranno notato che la mia Halo prototipo giace su un paletto del balcone al secondo piano, e non solo: deve accontentarsi dei segnali di riflesso del palazzo che si vede sullo sfondo… e allora vi ho convinto? La costruiamo ? Ecco il materiale necessario:
- Piattina di alluminio da ca 2mm spessore e 1,5 cm larghezza; in genere si vende a barre da 2,5 mt nei nostri ipermercati del bricolage
- Presa UHF da pannello a due o quattro fori riciclabile come nel mio caso da qualche vecchia radio
- Viti con dado e rivetti
- Spezzoni di teflon o materiale plastico isolante (bene quello dei secchi o vasi per esterno)
Questo materiale è forse l’unico sul quale meditare un attimino: se volete un’ antenna che resista ai giochi delle gazze e dei gabbiani meglio optare su robette rigide e poco elastiche; da non sottovalutare nella scelta delle plastiche il peso finale dell’ antenna che anche se nonsupera il chilogrammo oscillerà abbastanza lavorando proprio su questo fulcro; aggiungete poi l’ effetto del sole…Ovviamente le foto si riferiscono a configurazioni in polarizzazione orizzontale ma nulla vi vieta di giocare anche in verticale o provare a farne risuonare più di una in fase…insomma anche qui la fantasia non ha limiti. Qualche amico del centro Italia ha realizzato questa antenna per il suo camper, in quanto evidentemente non richiede alcun piano di massa e quindi il tetto del mezzo mobile in vetroresina non rappresenta alcun problema.
Altri hanno optato per la Halo giusto per non appesantire sistemi di antenna con palo telescopico senza rinunciare al monitoraggio dei 2 metri in dx. Io oramai la lascio fissa sul beacon della Murgia a 144.462.5 sotto squelch per cogliere l’attimo propizio… oppure mi segue fedele nei miei qrp in montagna con l’icom ic 202 (classe 1979…)
Veniamo alla costruzione, che come accennato si sbriga in qualche minuto:
Per primo conviene lavorare sui due pezzi di plastica o teflon sagomandone gli angoli e pensando già dove forarli –possibilmente lontano dai bordi per evitare cedimenti della struttura- allo scopo di distanziare i due estremi dell’elemento più lungo di 4,2 cm e dipolo/gamma match di 3 cm. I due elementi da tagliare sono rispettivamente da 17,5 cm e 97 cm, non abbondiamo con le misure perché qui l’accordo lo faremo semplicemente spostando il gamma match sulla lunghezza del dipolo. Pieghiamo il pezzo più lungo fino a realizzare un cerchio e lo rivettiamo alle estremità sul primo pezzo di teflon lasciando 4,2 cm tra i suoi due estremi.Con i residui dei tagli ricaviamo altre due sbarrette da 5 cm forandole al centro per fissarle con vite e dado quando avremo trovato l’ accordo del gamma match. Con le misure fornite, che differiscono di poco rispetto a quelle che si trovano in rete, su ben tre esemplari ho subito avuto 1:1 di ROS in tutta la fetta dei 144 Ssb e semmai qualche differenza su scarti di 1⁄2 cm
influiscono sul segnale ricevuto piuttosto che sull’accordo in trasmissione. Naturalmente il sostegno di questa antenna non deve essere in contatto con il gamma match e quindi va fissato sul supporto plastico a debita distanza dal sistema radiante (almeno 3 cm). Ultimo accorgimento sulla presa UHF che funge anche da controsupporto rispetto alle due sbarrette da 5 cm sul lato opposto: non serriamo troppo le viti della presa ed usiamo larghe rondelle piatte per evitare cedimenti delle plastiche che annullerebbero tutto il lavoro fin qui svolto…Saldiamo il polo centrale e rivettiamo i punti critici dopo l’accordo per consolidare il tutto e…buoni collegamenti in 2 metri !!!