Primi passi

“Ma voi due perché vi dovete vedere?”

 

Comincerei  questa breve e, spero utile,  chiacchierata sull’ATV con la domanda più semplice e scontata che si pone chiunque quando ci vede armeggiare

sulle cime o sui terrazzi con parabole, barattoli e scatole magiche da stregoni indiani…

Quando però questa domanda te la pone un commerciante di costose antenne blasonate che ti scruta negli occhi – e nelle tasche –  per capire dove vuoi andare a parare, ecco allora che devi fare appello a tutta la tua classe per spiegargli chi sono realmente i radioamatori: persone che in città camminano con la testa per aria; che se costruiscono un qualsiasi aggeggio, quello sarà il migliore della piazza; che non buttano via mai nulla perché anche la vecchia padella dei dolci della nonna può diventare un’antenna, e persino il ventilatore, prima di finire nel cassonetto, deve passare dalle nostre mani [foto 1-2]

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In fondo siamo o non siamo figli del grande Marconi e nipoti del genio Galilei?
Bene, dopo questo volo pindarico torniamo alla nostra ATV (Amateur Television): come dice lo stesso termine altro non è che un modo di trasmissione e ricezione di segnali video/audio in FM, con deviazione di 18 mhz e sottoportante audio di 6,5 mhz, niente di più. Lo stesso metodo utilizzato dal vecchio sistema satellitare analogico (in progressivo disuso a favore del digitale) e dai trasferimenti terrestri delle emittenti TV…facile, vero? Lo abbiamo detto in due righe ma, come anche per la fonìa, quanta strada è stata fatta da quel lontano 1931, quando si usavano curiosi sistemi meccanici che rilevavano e trasmettevano a
distanza le immagini impressionate attraverso un disco rotante perforato!
La voglia di provare ad associare ad un QSO anche il volto del corrispondente, il luogo in cui egli si trova in quel preciso istante e l’espressione, in tempo reale, delle sue emozioni, ha spinto noi radioamatori a fare il grande passo: la SSTV, TV a Scansione Lenta, che ha dato le prime entusiasmanti risposte ai nostri perché. Tra i pionieri mi piace qui ricordare il conterraneo, ing. Ferruccio del Fante i7dll, pietra miliare e generoso divulgatore delle sue esperienze in sstv, di cui ho toccato con mano monitor a fosfori verdi e giganteschi tx impolverati, custoditi come cimeli in Sezione.
Con l’avvento del nostro amato ed odiato PC le cose sono cambiate radicalmente: ora basta una radio e qualche clic e la sstv come tutti gli altri modi digitali è sul nostro tavolo bella e servita!
Per la verità alcuni om non si sono accontentati di premere bottoni per ottenere le immagini a scansione lenta della sstv (max 1 fotogramma circa ogni 10 secondi, per avere un discreto risultato) ed allora si è tornati al primo amore delle trasmissioni televisive: tubi catodici e trasmettitori in 430 Mhz in AM: pensate un po’ che filtri sugli amplificatori e che potenze sulla banda originariamente destinata all’atv! Altro che elettrosmog! Per fortuna le oculate modifiche al band-plan hanno spostato le nostre trasmissioni in atv in FM e sulle shf, in particolare sulla banda dei 1200, 2400 e 10 ghz che sono quelle sulle quali ci siamo cimentati e di cui ora scriviamo.

Ricevitori

Ciò che attira maggiormente lo sperimentatore in atv è la possibilità di cominciare a ricevere i segnali con una spesa veramente minima e costruire un ricevitore analogico per l’atv basandosi su moduli e componenti di recupero, è sicuramente alla portata di chiunque sappia tenere un saldatore in mano.La mia innata pigrizia e lo scarso tempo libero, dopo il montaggio – 15 anni fa – di un vecchio ma efficiente kit Nuova Elettronica, mi hanno spinto al riciclo di vecchi ricevitori satellitari che si trovano nei mercatini della nostra città a prezzi che oscillano dai 5 ai 10 euro: non male per iniziare a ricevere, che ne dite?

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Questi piccoli gioielli sono già in grado di ricevere tutti i nostri segnali atv a 1200, e se ci va bene, arrivano a coprire anche la banda dei 2400 mhz. In realtà fanno tutto ciò senza grosse pretese, essendo nati come apparecchi molto larghi in ricezione ed approssimativi, lasciando il grosso del lavoro all’LNB, cioè il convertitore a 11ghz montato sulla parabola per le comuni ricezioni dal satellite tv, digitale o analogico. Solo alcuni accorgimenti:

1) il vostro giocattolo deve avere a corredo il suo telecomando originale per le necessarie operazioni di sintonizzazione del segnale audio e video all’interno dei canali in memoria;

2) scartate apparecchi ingombranti e sordi come campane sui quali sareste costretti ad intervenire su sintonia e guadagno orientandovi, invece, su modelli recenti di note case italiane che spesso sono facilmente riparabili, se non addirittura forniti di un ingresso 12 Volt per l’alimentazione dal camper. Tutto ciò vi trasformerà, in breve tempo, in cacciatori di segnali atv sulle nostre alte cime della Murgia con antenna, tv portatile e panino nello zaino…

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Ma eccoci ora con il nostro giocattolo sul tavolo. Molti preferiscono eliminare la corrente presente nella presa antenna che alimenta (a circa 18 volt continui, 500 mAmp) l’LNB della parabola; personalmente inserisco un interruttore per sfruttare tale corrente in antenna per eventuali amplificatori coassiali low-cost non superiori a 20db,li stessi in uso per la tv sat o per brandeggiare telecamere remote.. insomma abbiamo già la telealimentazione pronta…inoltre tutte le antenne che andremo a realizzare non sono del tipo cortocircuitato, quindi il problema non si pone.

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Step 1…funziona ? come faccio a provarlo? Se in casa dispongo già di una discesa satellitare tv allora no problem, attacco il ricevitore, vado in scart sulla tv ed inizio una scansione dei canali, dato che chi lo deteneva prima di me sicuramente ha lasciato in memoria qualche frequenza tv ancora in uso.

Ricordo, come già detto, che su Eutelsat (il nostro amato satellite europeo a 13°est su cui siamo tutti aggrappati) restano poche emittenti in analogico, forse sei o sette in tutto, quindi se abbiamo la possibilità spostiamoci su Astra che ne fornisce ancora un numero cospicuo.

Non abbiamo questa possibilità? E allora ci arriva l’ingegno: siamo in gamma 23 cm, tagliamo un bel filo di pari lunghezza o lambda/4 e lasciamolo appeso nel polo caldo centrale della presa “f” dedicata all’antenna, facendo attenzione a non creare cortocircuiti tra lo stesso e la massa; ora ripetiamo la scansione e cominciamo a ricevere.

Problema: ma cosa vado a ricevere visto che le trasmissioni in atv qui da noi sono merce rara?
Se abbiamo un rtx in fonia a 1200 è facile: la nostra porzione ATV è da 1240 a 1298 circa, trasmettiamo e riceveremo uno schermo perfettamente nero, allontaniamo il tx, poniamolo in bassa potenza e togliamo lo spezzone di filo.

Centrando la sintonia del ricevitore per il massimo schermo nero abbiamo preso dimestichezza con il nostro nuovo attrezzo ed abbiamo anche annotato la frequenza indicata sul suo display che naturalmente resta solo puramente indicativa, cioè non reale, ma non per questo inutile; se in stazione da noi non c’è un rtx a 1200 non ci arrendiamo: in casa avremo – o un amico ci può prestare – i noti trasponder audio/video a 2400 mhz

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ovvero quelle scatolette diaboliche che servono per far vedere gratis al vicino i fatti nostri che crediamo di trasferire solo da stanza a stanza..

Bene: oltre ad essere modificabili per i nostri tx in atv a 2400 con i loro 10mw, così come sono si prestano per essere intercettati nella porzione più alta del nostro decoder. Non disponiamo neanche di questi? E allora portiamo il nostro spezzone di filo sul balcone con un buon cavo satellitare da 4 soldi e cerchiamo qualche segnale; durante la ricerca troveremo molti schermi neri:

si tratta delle portanti dei ponti gsm ed altri servizi, reti wireless ecc, nonché il cellulare che abbiamo in tasca e che viene interrogato costantemente dalla rete…ed ecco all’ improvviso qualcosa…no mi sembra…ma si, è un trasferimento video…fuori a girare il filo sotto la pioggia!!!

Correggiamo la sintonia…ma…è una telecamera di controllo della banca sotto casa…no…forse un trasferimento Ampex di un fatto appena accaduto in provincia che vedrò stasera su un Tg locale…ma da che direzione arriva? perché è muto? il giornalista scherza con il cameraman fuorionda…perché il segnale è più forte se dirigo verso quel grattacielo?…se apro il coperchio in ferro della caldaia l’immagine si sdoppia ed è più definita…perché mai?? Se vi siete posti almeno una di queste domande, e se siete arrivati a leggere fino qui, vi siete già ammalati di Atv. Ci vedremo presto in radio.

L’articolo successivo conterrà informazioni su

  • le antenne per ATV
  • i trasmettitori
  • Il Beacon Atv a 1272 mhz qrp

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